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Vetrina Cristalliera Bidermeier

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Descrizione

Vetrina /Cristalliera in stile Biedermeier XIX in mogano rifinita a gommalacca  presenta uno sportello e 2 cassetti uno superiore e l altro inferiore, all’interno troviamo una mensola porta calici e due ripiani, la parte superiore è rifinita da una cornice sporgente sulla quale con ulteriore sbalzo si forma il cappello, priva di decori la superfice risulta lineare e austera ingentilita dagli angoli arrotondati

non necessita di restauro

Misure Larga 71cm Prof 47cm  H 156cm

Spedizione su pallet per preventivi 380/6837639

 

cenni storici del periodo Bidermeier 

Lo stile Biedermeier è stato un movimento artistico che si è sviluppato tra la borghesia tedesca e austriaca intorno al 1815 e il 1848. Spesso definito come genere “Romantico” per l’essenzialità e l’armonia delle sue forme, il Biedermeier assunse in prima istanza una connotazione dispregiativa: la parola Biedermeier deriva da “Bieder”, ovvero “sempliciotto” e da “Meir, uno dei cognomi tedeschi più diffusi all’epoca. Tratto dal nome di un personaggio “sempliciotto” di una commedia di Ludwig Eichrodt, il termine voleva indicare il piccolo borghese conservatore, preoccupato unicamente della propria realtà familiare.

Lo Stile Biedermeier nasce come contrapposizione allo stile Impero e alle sue linee imponenti e pompose, tanto in voga nel XIX secolo, a favore di linee più sobrie e spoglie di vezzi e orpelli eccessivi, perfettamente in linea con la filosofia di vita semplice delle famiglie nobili tedesche di prima metà dell’Ottocento. Tale cambiamento stilistico coincise con la nuova situazione socio-politica che tanto voleva prendere le distanze dai fatti della Rivoluzione francese e privare di ogni memoria storica il bonapartismo ottocentesco, e fu alimentato dall’avvento/nutrito dai modelli della rivoluzione industriale, che promuovevano prodotti funzionali, all’insegna della comodità, e facilmente realizzabili.

Definito “lo stile della Restaurazione”, il Biedermeier fu un movimento artistico di tutto rispetto che si diffuse largamente in tutta Europa, ma anche molto criticato perché ritenuto qualcosa di obsoleto e privo di passioni, in sostanza, sinonimo di estetica piccolo borghese. L’azienda di arredamento viennese Joseph Ulrich Danhauser fu la più rinomata produttrice di mobili in stile Biedermeier, merito anche della notorietà conquistata con la commissione dell’arredamento del Palazzo di Vienna realizzato nel 1822 per l’Arciduca Carlo d’Asburgo-Lorena. Michael Thonet fu una figura di spicco della produzione mobiliera in stile Biedermeier e uno dei produttori ebanisti più apprezzati che la storia del mobile abbia mai conosciuto: è a Thonet che si deve la famosa “seggiola di Vienna” in faggio, nota per le forme curve e le sedute impagliate, ancora oggi molto apprezzata e richiesta sul mercato del mobile.

 

 

 

 

 

 

 

 

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